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Basilica di Santa Chiara

Nell’ottocentesca piazza di Santa Chiara ad Assisi, da cui si può godere di un suggestivo panorama sulla valle Umbra, s’impone alla vista la Basilica di Santa Chiara, l’edificio religioso a fasce di pietra bianca e rosa del Subasio con l’annesso convento dedicati a Chiara, la prima e più fedele discepola di San Francesco. I lavori per la costruzione della basilica di Santa Chiara iniziano nel 1257, a quattro anni dalla morte della santa, nella zona occupata dalla chiesa di San Giorgio che scompare inglobata nella nuova struttura. Nel 1260 la chiesa è quasi ultimata e accoglie il corpo di Chiara sotto l’altare maggiore.

L’architettura s’ispira alla Basilica superiore di San Francesco, pur inserendo elementi di originalità. La facciata è disegnata a fasce di pietra bianca e rosa del Subasio; due cornici la dividono in tre zone: la prima per il portale, la seconda per il rosone e a chiudere il timpano. In asse con il portale, con cornice esterna sorretta da due leoni che ghermiscono due arieti, si trova l’elegante rosone a due giri di colonnine e archetti. Gli archi rampanti laterali sono un’aggiunta di fine ‘300.

L’interno è a navata unica con transetto ed abside poligonale. Quasi privo di affreschi, venne scialbato nel XVIII secolo. Rimangono solamente pochi brani con storie della vita della santa sopra l’altare attribuiti al giottesco Maestro Espressionista di Santa Chiara (XIV secolo), cui è stato riferito anche il Crocifisso su tavola nell’abside. Di grande interesse, nel transetto sinistro, la tavola con Santa Chiara e otto storie della sua vita, interessante opera attribuita al Maestro di Santa Chiara (1238). Sul lato destro della navata si apre la cappella di San Giorgio dove è custodito il Crocifisso (XII secolo), proveniente da san Damiano, che parlò a san Francesco.

Nella cripta, realizzata tra il 1850 ed il 1872 e risistemata nel 1935 in forme neogotiche, si trovano le spoglie mortali di Santa Chiara.