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Cantina Colle del Saraceno Torna a: Cantine Sagrantino

Cantina Colle del Saraceno

RITRATTO DI CANTINA

Le terre della famiglia Botti si estendono lungo il versante sud di uno splendido crinale che, compreso tra Assisi e Spoleto, domina di fatto la Valle Umbra. Siamo ad appena tre chilometri da Montefalco, nelle vocate terre dove ha origine il Sagrantino, e in prossimità di un’area archeologica legata ai tracciati altomedievali della Flaminia e alle truppe saracene di Federico II. È dall’inizio del ‘900 che i Botti si trovano in questo splendore di paesaggio e storia, e da allora hanno sempre custodito, gelosamente, i beni a loro più cari, e tra questi le viti di sagrantino e il vino che se ne ottiene. L’uva raccolta viene solo parzialmente vinificata dalla proprietà, direttamente nel casolare di famiglia e con tecniche del tutto tradizionali, fedele al motto di Virgilio: “Loda i grandi poderi ma coltivane uno piccolo”.

VIGNA E TERRITORIO

Le terre della famiglia Botti si estendono lungo il versante sud di uno splendido crinale che, compreso tra Assisi e Spoleto, domina di fatto la Valle Umbra. Siamo ad appena tre chilometri da Montefalco, nelle vocate terre dove ha origine il Sagrantino, e in prossimità di un’area archeologica legata ai tracciati altomedievali della Flaminia e alle truppe saracene di Federico II. È dall’inizio del ‘900 che i Botti si trovano in questo splendore di paesaggio e storia, e da allora hanno sempre custodito, gelosamente, i beni a loro più cari, e tra questi le viti di sagrantino e il vino che se ne ottiene. L’uva raccolta viene solo parzialmente vinificata dalla proprietà, direttamente nel casolare di famiglia e con tecniche del tutto tradizionali, fedele al motto di Virgilio: “Loda i grandi poderi ma coltivane uno piccolo”.

VITIGNI COLTIVATI

Sagrantino in grande prevalenza, quindi sangiovese, merlot, una piccola parcella di cabernet sauvignon e infine grechetto.

VINI

Il Montefalco Sagrantino, baluardo dei vini aziendali e memoria storica del territorio, è prodotto sia nella classica versione Passito che in quella Secco. La prima, ottenuta con uve appassite sui graticci, come da tradizione, è dolce e voluttuosa, capace di profumi imponenti di confettura e grande ampiezza. La seconda è ricca e appagante, potente e carnosa, di tannino robusto eppure rotonda.