Raffaello e la Madonna di Foligno. La fortuna di un modello
Anche Foligno rende omaggio al genio di Raffaello in occasione del cinquecentesimo anniversario della sua morte di Raffaello con una mostra dedicata alla fortuna di una delle sue opere più illustri, la Madonna di Foligno, fortemente legata alla storia della città visti i due secoli trascorsi all’interno del monastero folignate di Sant’Anna.
L’opera infatti, eseguita tra il 1511 e il 1512 e commissionata dal folignate Sigismondo de’ Comitibus, al tempo segretario del Papa Giulio II, rimase nella chiesa dell’AraCoeli fino al 1565 quando suor Anna de’ Comitibus, nipote di Sigismondo e badessa del monastero di Sant’Anna, ottenne di trasportarla a Foligno, dove rimase fino al febbraio del 1797 quando fu requisita dai francesi. Tornata in Italia con la Restaurazione, entrò a far parte delle raccolte dei Musei Vaticani con l’appellativo con cui ancora oggi è noto: la Madonna di Foligno.
Il capolavoro di Raffaello tornò a Foligno nel 2014 per qualche settimana suscitando l’entusiasmo di migliaia di persone disposte a far lunghe code pur di ammirarlo nella “sua” città.
La mostra folignate si sviluppa su tre sedi espositive: Palazzo Trinci, sarà la sede principale dell’evento con un’esposizione di dipinti e stampe dal XVI al XIX secolo e una sala multimediale per un percorso immersivo nelle opere di Raffaello. L’Archivio di Stato di Foligno ospita un’esposizione documentaria dedicata alla figura di Sigismondo de’ Comitibus. Il Monastero di Sant’Anna, infine, dedica una sezione alla figura di suor Anna de’ Comitibus e alle vicende del dipinto di Raffaello fino al 1797.