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Olio

Come conservare, assaggiare ed abbinare l’olio

Come conservare l’olio

L’olio extravergine di oliva fa parte della nostra vita quotidiana: è impensabile non avere l’olio in cucina…! Fa parte della nostra alimentazione come il pane ed il latte. E’ fondamentale però che l’olio sia di buona qualità.
In fatti l’olio vecchio e rancido nuoce alla salute per il contenuto elevato in radicali liberi… pertanto è importantissimo saperlo  conservare… lontano dall’aria dalla luce e dalle fonti di calore.
Diffidare dei contenitori di vetro trasparenti e materiali plastici.

Come assaggiare l’olio

Non bisogna necessariamente essere degli esperti per capire se un extravergine di oliva è un buon olio. Seguendo delle semplici regole e ripetendo l’assaggio più volte si puo’ riuscire a cogliere la differenza tra un olio pessimo da uno con qualità migliori.
Per iniziare ad avvicinarsi alla degustazione

  1. Versarne un po’di olio in un bicchierino opaco (quello ufficiale è un bicchierino di vetro blu)
  2. Prendere il bicchierino tra le mani e scaldarlo leggermente roteandolo nel palmo. Con l’atra mano tenete tappato il bicchierino per non far scappare i profumi;
  3. Avvicinare il bicchierino al naso e odorare intensamente. Semplicemente annusando l’olio possiamo capire se esso è di buona qualità oppure se è scadente. L’odore, più o meno inteso di oliva e magari di verdura, frutta o erba ci darà elementi sufficienti per stare tranquilli sulla qualità del prodotto
  4. Fare un sorso e mantenere l’olio sul palato per qualche secondo facendo entrare un po’d’aria nella cavità orale per amplificare il gusto;
  5. Assaggiare. In bocca le due sensazioni tattili che devono emergere sono l’amaro e il piccante. Possono essere in equilibrio o una può dominare sull’altra.

L’amaro-piccante di un olio extravergine è un pregio che assume un valore importante per via dell’alto contenuto di polifenoli (antiossidanti). Tanti consumatori scambiano questo pregio per un difetto associando il gusto percepito ad un olio pesante o peggio ancora acido.
Il caratteristico retrogusto amarognolo-piccante, è considerato attributo positivo dagli assaggiatori professionisti, quindi non bisogna preoccuparsi se l’olio è leggermente amaro e piccante, diventerà ben presto un attributo che difficilmente ne farai a meno principalmente quando userai l’olio a crudo per i tuoi piatti.
Ricordare sempre che l’acidità libera dell’olio non è percepibile al gusto, poiché gli acidi grassi liberi dell’olio sono inodori ed insapori.