Gli ex voto nel santuario della Madonna dei Bagni
Due chilometri a sud di Deruta, in località Casalina, tra boschi una volta piuttosto impervi evocativi di paure e rifugio di briganti, si trova il piccolo Santuario della Madonna dei Bagni, per raggiungere il quale occorre fare una deviazione dalla strada principale, percorrendo la SS. 3 bis (Località Madonna dei Bagni, Frazione Casalina, Deruta).
Il santuario a pianta centrale fu eretto nel 1687 sul luogo dove si racconta che un certo Cristoforo di Filippo di Casalina, nel 1657, raccolse e attaccò tra due rami di una quercia l’immagine della Madonna con il Bambino, raffigurata sul fondo di una tazza di maiolica, trovata per terra mentre camminava. Tempo dopo, Cristoforo, che aveva la moglie molto malata, passando davanti all’immagine, pregò la Madonna supplicandola di guarirgli la moglie. L’uomo tornato a casa trovò la moglie guarita e per ringraziare la Madonna per aver ascoltato le sue preghiere pose sulla quercia (i cui resti sono ancora visibili sopra l’altare) una targa votiva.
Fu così che iniziò la devozione alla Madonna dei Bagni, ad oggi ancora molto sentita dagli abitanti dei paesi vicini che si recano annualmente in processione al Santuario, in occasione della festa.
La Chiesa raccoglie al suo interno un’ampia raccolta di maioliche votive policrome, oltre 600, che rivestono quasi tutte le pareti, in ognuna delle quali è rappresentato l’evento miracoloso e compaiono le lettere: P.G.R. (Per Grazia Ricevuta) o V.F.G.A. (Voto Fatto Grazia Avuta).
Tali formelle, che raffigurano il miracolo in uno stile naif, suscitano nei visitatori un grande interesse in quanto, oltre ad essere una testimonianza della tradizione ceramica nella zona, offrono un quadro unico sulle particolarità delle credenze religiose, sulle abitudini, sulle tradizioni, sugli aspetti di vita ed i cambiamenti sociali intervenuti nel tempo, diventando documenti fondamentali per la storia degli usi e costumi popolari. A seguito di un furto realizzato nel 1980 in cui furono sottratte diverse mattonelle, in buona parte recuperate, l’accesso al Santuario presenta orari ridotti: per la visita gratuita occorre informarsi preventivamente presso l’Ufficio del Turismo di Deruta, tel. 075-973455.
testo tratto dalla guida Abitare il territorio