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Cantina Poggio Turri Torna a: Cantine Sagrantino

Cantina Poggio Turri

RITRATTO DI CANTINA

Alle spalle di questa impresa relativamente recente, sorta nel 2000, c’è l’eredità e la storia di generazioni di coltivatori diretti. Nasce su basi solide, dunque, con lo scopo nobile di continuare a vinificare le uve raccolte nei vigneti di famiglia. La cantina si eleva su di un poggio “solare” che affianca la città di Montefalco, e domina dall’alto un orizzonte fatto di vigneti, oliveti e campi di grano. Le lavorazioni in cantina, che non manca di moderne attrezzature, vengono effettuate nel massimo rispetto delle tradizioni, a tutela della qualità e della tipicità dei vini. Le vigne vengono seguite direttamente in ogni loro periodo di vita: dalla scelta dell’impianto alla potatura, dai trattamenti alla vendemmia. Un modo di accompagnare la natura, più che di dominarla, simboleggiata ad esempio da alcune viti molto vecchie, solo in apparenza arcaico retaggio di una viticoltura superata, nella realtà patrimonio inestimabile e garanzia di continuità con le proprie origini.

VIGNA E TERRITORIO

Il “vigneto” aziendale si divide in quattro zone. La prima, a quasi 400 metri d’altezza, è dedicata al sagrantino, così come la seconda, di un centinaio di metri più bassa. La terza è esposta ad est, e vede allevate diverse uve che compongono altrettanti vini; mentre la quarta ed ultima zona, tra le altre varietà, fa registrare la presenza di un grande autoctono bianco: il trebbiano spoletino.

VITIGNI COLTIVATI

Tra le uve a bacca nera è il sagrantino a farla da padrone, anche se non mancano sangiovese, merlot e un po’ di cabernet sauvignon. Tra quelle bianche prevale il grechetto, anche se grande importanza culturale, storica e simbolica è rappresentata dal trebbiano spoletino.

VINI

Tra i vini a denominazione spicca il Montefalco Sagrantino, prodotto sia nella versione Secco che in quella Passito, vero retaggio della tradizione della zona. Il primo è un rosso potente e complesso, di grande struttura e carica tannica, il secondo è una sorta di unicum dal fascino senza tempo. Grintoso il Montefalco Rosso, prodotto anche nella suggestiva versione Riserva, chiude il cerchio il Colli Martani Grechetto, vinificato e affinato in acciaio.