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Eventi

Benvenuto Crispoldi. Tra arte e rivoluzione da Spello all’Europa.

Un nostos attraverso i Comuni di Bastia Umbra, Foligno e Magione

Le iniziative volte alla riscoperta della poliedrica figura del pittore, scultore, erudito, politico e sindaco del Comune di Spello a cento anni dalla sua morte, si tengono a Spello, Bastia Umbra, Foligno e Magione.

Elemento centrale la mostra antologica “Crispoldi e gli amici futuristi” (nelle Sale Espositive del Comune di Spello) curata da Stelvio Catena, Massimo Duranti, Antonella Pesola e Andrea Baffoni, con un’ottantina di opere fra dipinti, disegni, progetti e un’ampia documentazione d’archivio e fotografica sulla vita e le opere dell’artista. Si documentano anche le altre numerose attività che ne hanno contraddistinto l’azione in ambito sociale: l’impeto rivoluzionario, l’impegno amministrativo quale primo cittadino di Spello, gli studi e gli scavi di carattere archeologico compiuti sempre nella sua terra di origine. Accanto ai suoi lavori, una stanza della mostra è dedicata a coloro che gli sono stati più vicini negli anni della produzione artistica – anch’essi pittori o scultori – e che ne hanno condiviso il percorso creativo.

Le mostre di Spello saranno visitabili:

DICEMBRE 2023: giorni di apertura: 16, 17, 23, 26 – orario: 10:00 -17:00 | GENNAIO 2024: giorni di apertura: 6, 7, 13, 14, 20, 21, 27, 28 – orario: 10:00 -17:00 | Febbraio 2024: giorni di apertura: 3, 4, 10, 11, 17, 18, 24, 25 – orario: 10:00 -17:00

MAGIONE
Il secondo appuntamento da segnare in agenda è a Magione domenica 17 dicembre alle ore 16.30, con l’inaugurazione – presso il Museo della Pesca del Lago Trasimeno di San Feliciano – della mostra dedicata agli studi del Monumento ai Caduti della Grande Guerra, con alcuni reperti fotografici dell’inaugurazione di questo tributo che il Comune di Magione offrì alla memoria dei trecento suoi figli caduti nel conflitto.

All’interno del percorso espositivo si possono ammirare anche una serie di disegni di altre proposte sul medesimo argomento e alcuni lavori di Gerardo Dottori riguardanti il Lago Trasimeno e uno dei cittadini magionesi più noti, quel Giovanni del Pian del Carmine che è stato tra i primi occidentali a spingersi fino alle steppe della Mongolia nel lontano 1245.

 

BASTIA UMBRA

A Bastia Umbra, invece, mercoledì 20 dicembre alle ore 10.30, verrà inaugurata, presso la Sala Consiliare del Comune, la mostra che raccoglie la documentazione relativa all’intervento pittorico lì realizzato da Crispoldi nel 1921. Commissionato per i seicento anni dalla scomparsa di Dante Alighieri, il ciclo pittorico occupò l’artista e i suoi assistenti per ben undici mesi. L’esposizione mostra l’evolversi dei rapporti tra committente e esecutore, i significati attribuiti da quest’ultimo alla sua produzione, quelli legati al vissuto economico e sociale della cittadina umbra, e la commemorazione della vittoria dell’Italia nel primo conflitto mondiale conclusosi poco tempo prima.

La Sala della Consulta e la mostra saranno visitabili dal lunedì al venerdì dalle ore 08.00 alle 17.00 e per due fine settimana al mese per tutta la durata dell’evento.

Tra i luoghi di Crispoldi a Bastia Umbra vi è anche la cappella Angelini, visitabile tutti giorni tranne il lunedì dalle 8.00 alle 17.00 presso il Cimitero Comunale di Bastia Umbra.

 

FOLIGNO

Ultimo appuntamento dell’anno con Foligno, che vedrà la mostra presso Palazzo Trinci.

Il percorso espositivo si concentra in alcune sale di Palazzo Trinci per poi snodarsi attraverso le stanze dell’edificio sede della Municipalità, ristrutturato negli anni 1916-1919, che ha visto l’artista spellano coinvolto nell’opera di ornamento delle sale d’accesso agli uffici comunali e, soprattutto, nella decorazione della Sala Rossa o dei Matrimoni.

Tale impegnativo lavoro, che rappresenta uno dei punti più alti e più ammirati della produzione artistica crispoldiana, è andato purtroppo perduto a causa dei bombardamenti alleati durante la Seconda Guerra Mondiale, che hanno gravemente danneggiato la città di Foligno a partire dal giugno del 1944.

L’esposizione documenta sia la nascita e lo sviluppo del progetto di risistemazione dell’edificio civico – comprese le parti decorative – sia i significati allegorici concordati con i committenti dall’artista degli affreschi andati perduti, riprodotti, per i visitatori, in efficaci fotografie dell’epoca.