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Arnaldo Caprai cashmere

Arnaldo Caprai, scrigno delle arti tessili di tutti i tempi

Non solo grandi personaggi, imperi, eroi ed audaci imprese. “La storia siamo noi…”, quelli della porta accanto, milioni di uomini e donne che, senza finire dentro i libri di testo, la storia la fanno semplicemente vivendo e lavorando. Tra di loro c’è anche chi riesce a creare piccoli “imperi” in ogni settore dell’attività umana, grazie a spirito di iniziativa, creatività, passione e fermezza d’animo.
Ed è qualcosa di veramente unico ciò che ha saputo realizzare – miscelando sapientemente nella produzione tessile tradizione e modernità, memoria storica e cultura con tecniche antiche e di ultima generazione – un self made man dei nostri giorni. Un uomo che, in un percorso lungo oltre cinquanta anni, da venditore di corredi e biancheria per la casa, è diventato artigiano ed infine industriale. Un cammino che lo ha portato a far parte dell’èlite imprenditoriale del Paese, conquistando con una produzione di assoluta eccellenza i mercati internazionali oltre a contribuire allo sviluppo del territorio in cui opera.

È tutta qui, in estrema sintesi, la storia di Arnaldo Caprai, figlio di un ferroviere e di una casalinga molto impegnata in attività sociali, che, forte esclusivamente dei valori morali e dell’onore delle proprie origini, ha saputo scalare vette davvero inimmaginabili e che, per questa sua attività imprenditoriale è stato insignito nel 2003 dell’alta onorificenza di Cavaliere del Lavoro dal Presidente della Repubblica Ciampi.
Un’attività che, iniziata nel 1955, ha avuto una sua prima importante svolta intorno agli anni ’70 con la realizzazione di una propria filiera tessile integrata che consente di sviluppare l’intero processo produttivo, dal filato al prodotto finito, all’interno delle aziende del Gruppo, e di ottenere lavorazioni uniche di lingerie ed arredamento per la casa, con tessuti anche in cashmere, pashmine e jacquard di eccezionale raffinatezza, impreziositi da seta, lino, ricami e inserti di merletti.
Nasce così lo stabilimento di Foligno nel 1979 e successivamente, nel 1984, quello di Termoli, che costituiscono un polo di eccellenza … orgogliosamente made in Italy ( riconoscimento ricevuto dalla Camera dei Deputati nel 2005) .
Intanto, insieme all’intuizione della filiera tessile, cresceva in Arnaldo Caprai la passione per i manufatti in merletto tanto da spingerlo a realizzare, pezzo dopo pezzo, una Collezione Museale che, con i suoi oltre 24.000 reperti, è considerata la più grande collezione tessile privata del mondo. Inoltre, dal 2007 ha aperto le sue porte al mondo intero, diventando il primo “Museo Virtuale delle Arti Tessili” (www.museocaprai.it). La collezione, sottoposta al vincolo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, interagendo la storia del merletto con numerosi generi artistici, comprende antichi manufatti, strumenti, riviste, libri, stampe e manoscritti, quadri, francobolli e monete.  Un vero e proprio scrigno di inestimabili tesori curato dal Centro Studi e Ricerche interno all’azienda cui fa capo anche l’organizzazione di mostre ed esposizioni in tanti Paesi del mondo e che costituisce una grande fonte di ispirazione per il gruppo di stilisti e tecnici dello Styling Caprai.
Splendidi tasselli della eccezionale storia di Arnaldo Caprai, il “capitano coraggioso” che è anche riuscito ad infondere nei figli Marco, Luca ed Arianna, la sua cultura imprenditoriale ed i suoi stessi valori. Tutti insieme, con mamma Fiorella, continuano a far prosperare diverse realtà produttive che, insieme, inglobano oltre 450 dipendenti.