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Cantine Polidori

È vero, il vino è un nettare che si assapora da adulti, eppure la cultura e la passione per questo prodotto magico può avere radici lontane, e di certo non si esaurisce dentro il bicchiere. Deve essere stato così anche per Lauretta Polidori, che ha respirato da sempre una tradizione di famiglia fatta di riti apparentemente semplici eppure incredibilmente evocativi e simbolici. Come quelli di nonno Nello, che nel 1938 impiantò i primi tre ettari di vigneto sui colli dell’Altotevere, per poi passare alle imprese di papà Carlo, impegnato a far crescere quelle vigne a cavallo tra gli anni ‘60 e ‘70. Fu proprio lui, un po’ per pionieristica lungimiranza, un po’ per i consigli di un medico tedesco affascinato dai suoi vini, a scegliere la strada della coltivazione biologica, nel pieno rispetto della natura e delle tradizioni del posto. Lauretta, che oggi conduce l’azienda, è l’ideale prosecuzione di una grande storia di famiglia, anche se naturalmente l’ha tradotta con il suo linguaggio e con le chiavi della contemporaneità.

Il diserbo dei vigneti, che si estendono per circa 24 ettari ad un’altitudine di 350 metri, è esclusivamente meccanico e la concimazione organica vegetale. La natura sassosa del terreno rende la coltivazione delle vigne difficile e la resa ad ettaro bassa ma di alta qualità.

VINI

VITIGNI COLTIVATI

Trebbiano toscano, verdicchio, grechetto e
chardonnay in proporzioni decrescenti per i vini bianchi. Sangiovese grosso e piccolo, merlot,
ciliegiolo e cabernet sauvignon per i rossi.

 

VINI

VITIGNI COLTIVATI

Trebbiano toscano, verdicchio, grechetto e
chardonnay in proporzioni decrescenti per i vini bianchi. Sangiovese grosso e piccolo, merlot,
ciliegiolo e cabernet sauvignon per i rossi.

I vini della famiglia Polidori sono un ottimo viatico per conoscere un territorio affascinante come quello dell’Altotevere.
Il Colli Altotiberini biAnCo ha profumi delicati di fiori, mentre in bocca è gradevolmente fresco e asciutto.
Il rosso affina in botti di rovere, offre sensazioni di piccoli frutti rossi e leggere note speziate, mentre al palato è armonico e di bella beva. Il rosAto è croccante e profumato, compagno ideale dei salumi della zona e di formaggi freschi.