Unica Umbria

Vino

Enogastronomia

Palazzone Torna a: Cantine Orvieto

Palazzone

RITRATTO DI CANTINA

Monaldo Monaldeschi della Cervara, nobile storico orvietano, individua il Palazzone di Rocca Ripesena in quello fatto costruire dal cardinale Teodorico, in occasione del primo Giubileo del 1300. Nel 1591 sia l’edificio che i terreni circostanti sono presenti nel “Catasto dei beni della Fabbrica”, tra i possedimenti dell’Opera del Duomo di Orvieto, mentre in anni decisamente più recenti viene acquistato, in stato di quasi abbandono, da Angelo Dubini e dalla moglie Maria Locatelli. Era il 1969, che coincide dunque con l’anno in cui principia una delle più belle, autentiche e riuscite storie del vino umbro in epoca recente. Una realtà che sorge su terreni collinari di origine sedimentaria e argillosa, con vista emozionante sulla rupe di Orvieto. Altro passaggio decisivo è quello che vede l’ingresso in pianta stabile dei figli del fondatore, Giovanni e Lodovico, a partire dalla vendemmia ‘82. Nel 1988, invece, viene costruita la nuova cantina, si avvia un percorso produttivo meno confidenziale e si organizza la commercializzazione. Facendo così diventare Palazzone quella bellissima impresa vitivinicola che è oggi.

VIGNA E TERRITORIO

Il Palazzone è circondato da vigne e forse solo l’immagine di un puzzle può rendere l’idea della loro forma: aree piccole, anche piccolissime, con caratteristiche diverse e precise che solo l’esperienza di molti anni e di molte vendemmie permette di riconoscere e valorizzare in quell’insieme complesso che è un vino. Le viti sono piantate sul versante della collina tra la Rocca Ripesena e il Romitorio e tra i 210 e 340 metri sul livello del mare, esposte a seconda delle pendenze ad est o a est-nord-est.

VITIGNI COLTIVATI

Oltre ai vitigni classici che compongono lo spettro ampelografico dell’Orvieto, sono presenti il sauvignon blanc per la produzione di Muffa Nobile. Quindi troviamo viognier, sangiovese e cabernet sauvignon.

VINI

Tra i vini prodotti da Palazzone spicca quello che è unanimemente considerato uno dei più grandi bianchi prodotti in Umbria, anche in virtù delle sue doti di longevità e miglioramento nel tempo. L’Orvieto Classico superiore Campo del Guardiano, proveniente da un vigneto dai tratti peculiari, affascina per i complessi profumi minerali, le sfumature di miele, la bellezza del corredo aromatico fruttato e floreale, oltre che per una bocca di grande ampiezza e complessità. Un autentico baluardo dell’enologia bianchista della regione. Ottimo anche l’Orvieto Classico superiore terre vineate, forse più immediato del fratello maggiore ma non per questo meno intrigante e riuscito.