Unica Umbria

Musei d’impresa

Casa Museo Studio Moretti Caselli

Nel Museo Studio Moretti Caselli si creano vetrate con le tecniche antiche ma con uno sguardo attento al gusto contemporaneo, rispettando così le diverse esigenze e richieste.

Il percorso di visita del museo permette di conoscere molti macchinari e strumenti antichi, tuttora funzionanti anche se non più utilizzati per la loro “anzianità”, che rimangono tuttavia testimonianza della vita e della crescita dello Studio.

Un’importanza rilevante assume in particolare il forno di cottura alimentato a legna, studiato dal Moretti nei minimi particolari per ottenere le diverse temperature necessarie. Notevole anche la collezione di lastre fotografiche, strumenti per fotografare e fotografie antiche. Tra le opere esposte spicca il ritratto della regina Margherita realizzato dal fondatore, a dimostrazione delle potenzialità espressive di questa tecnica che coniuga la luce e il colore.

La casa che ospita oggi il Museo risale alla fine del 1400 e apparteneva alla famiglia Baglioni. Nel 1541, per costruire la Rocca Paolina furono distrutte tutte le case dei Baglioni, tranne questa che, diventata un collegio e poi acquisita dalla Libera Università di Perugia, venne da questa ceduta nel 1894 al fondatore dello studio, Francesco Moretti.

Cinque generazioni di Mastri vetrai

La visita del museo-laboratorio permette di entrare a contatto con una delle più antiche famiglie di mastri vetrai d’Italia ed è una scoperta dei segreti della pittura su vetro.

Lo studio Moretti Caselli fu fondato dal pittore e maestro vetriere Francesco Moretti, in collaborazione con il nipote Lodovico Caselli.

Il laboratorio, ove vennero eseguite vetrate conservate nelle più importanti chiese dell’Umbria  – dalla basilica di Santa Maria degli Angeli alla cattedrale di San Lorenzo, al duomo di Santa Maria Assunta di Orvieto – conserva, oltre agli arredi originari, schizzi, bozzetti, calchi in gesso per la realizzazione delle vetrate.

Alla morte dei capostipiti, l’atelier ha trovato continuità fino ad oggi per linea femminile, a partire da Rosa e Cecilia Caselli ad Anna Matilde Falsettini e alle sue figlie Maddalena ed Elisabetta Forenza.

…Dipingere una vetrata vuol dire mescolare i colori e la luce, per dare vita ad un’opera che solo da questo connubio può esprimere tutta se stessa. Questo significa capire il luogo nel quale la vetrata sarà posta, osservare i movimenti del sole, cercare la luce migliore e soltanto dopo immaginare i colori, scegliere, mescolare e stendere le pennellate…

Fonte: sito ufficiale Studio Moretti Caselli