Unica Umbria

Musei d’impresa

Museo Atelier Giuditta Brozzetti

Il Museo Atelier Giuditta Brozzetti ha sede nella duecentesca chiesa sconsacrata di San Francesco delle Donne, a Perugia, dalle volte alte sette metri ed ampi finestroni.

La prima impressione che si ha entrando è di un sacro rispetto per ciò che in essa è contenuto: quattro generazioni hanno tramandato, di madre in figlia, la passione per l’arte della tessitura a mano e oggi il laboratorio Giuditta Brozzetti è uno degli ultimi atelier di tessitura a mano su telai a jacquard d’Italia.

Con i telai a jacquard Ottocenteschi si realizzano, fra gli altri, tessuti con temi caratteristici ornamentali ispirati alle stoffe etrusche, tratti dalle tombe e dalle decorazioni delle ceramiche etrusche, e alle cosiddette Tovaglie perugine, punto di forza della grande tradizione tessile medievale a Perugia. Le Tovaglie perugine cominciarono ad essere utilizzate nelle chiese medievali del Centro Italia alla fine del XII secolo come tovaglie d’altare. Con i più semplici telai manuali a quattro licci si realizzano invece tessuti con motivi stilizzati e geometrici che si rifanno alla tradizione contadina.

La ricerca sulle antiche lavorazioni, insieme alla grande esperienza acquisita nella lavorazione, ha portato al restauro di un telaio originale del XVII secolo, grazie al quale è stato possibile recuperare una tecnica di cui si era persa memoria: tra le cose più belle in mostra spicca infatti il tessuto Fiamma, un Missoni ante litteram, inventato a Perugia nel ‘600.

Le donne protagoniste nel laboratorio di tessitura

Donna molto attiva e curiosa, la fondatrice Giuditta Brozzetti rappresenta una figura di spicco dell’imprenditoria femminile nella Perugia di inizio ‘900. Prendendo spunto dalla consuetudine femminile di produrre in casa i tessuti necessari alla vita domestica, recuperò motivi e disegni tradizionali del territorio umbro e fondò nel 1921 il laboratorio-scuola artigianale per la produzione di tessuti artistici di alta qualità per l’arredo della casa.

Giuditta acquistò anche dei telai a jacquard del 1836, recuperò i disegni della tradizione tessile del ‘200 perugino, per intenderci quelli con il grifo e il leone, la fontana, l’uva e i suoi tralci.  Poi andò alla scoperta dei tessuti dipinti nei celebri quadri del Pinturicchio, del Perugino, del Signorelli e li riprodusse fedelmente. I suoi tessuti si distinguevano per la bellezza dei decori, molto armoniosi e simili all’originale.

Il Museo Brozzetti oltre a tramandare una tradizione artigianale che ha avuto momenti fiorenti per l’economia umbra, tende a mantenere un collegamento tra l’oggi e il medioevo, tramandandone le tecniche da tessitrice a tessitrice,  dalla fondatrice Giuditta, seguita poi dalla figlia Eleonora, dalla nipote Clara e oggi dalla pronipote Marta Cucchia.